"I quattro amici si sedettero attorno al tavolo e Maurizio, a voce bassa, come se volesse comunicare un segreto, un qualcosa cui teneva molto, prese a dire rivolgendosi a Fabio:
– Vedi, avrei avuto piacere che in questa occasione tu avessi
...potuto conoscere alcuni altri nostri amici. Ma una più larga riunione avrebbe destato qui intorno molta curiosità e ci avrebbe fatto correre il rischio di attirare l’attenzione di soldati della guarnigione. Avrai modo di conoscere non solo loro ma altri ancora. Sono molti, degni della massima stima e pronti a dare una mano alla nostra causa. Ora è opportuno che ci riuniamo in pochi. Gli amici assenti saranno informati da me e
tu potrai apprezzarne la dedizione e la lealtà alla prima occasione, quando l’impresa che ci accingiamo a compiere sarà maturata ancor più.
Intimamente lusingato della particolare attenzione con cui era stato ricevuto e del discorso riservato che aveva appena udito, Fabio era preso da quanto stava succedendo, che per lui era una novità. A questo punto accennò un sorriso che, più di ogni parola, esprimeva la sua approvazione di quanto aveva udito e mostrava che egli si rendeva conto delle precauzioni necessarie per difendersi da imprevisti.".
da Francesco Caracciolo, Fabio e la fine di un sogno,
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