"Fabio ascoltava attento e meravigliato della sapienza di quel giovane amico. Presto però fu assalito da un dubbio e non poté fare a meno di interrompere il suo discorso rivolgendosi a lui quasi bruscamente:
– Ma chi ce li dà i mezzi e tant
...a gente che possa prevalere sulle forze del governo e dei baroni? Questa domanda di Fabio riuscì sorprendente non solo a Maurizio che si accinse a rispondere riprendendo a spiegare:
– Vedi Fabio, lo scopo di cui ti sto mettendo a parte accomuna già molti. Migliaia di amici di ogni condizione, dal barone al vescovo, all’ufficiale, al nobile, all’onorato, al popolano, condividono le aspettative predicate dal Frate. L’apporto di ognuno di loro consiste nell’unirsi al momento stabilito e nel fornire un contributo secondo le proprie forze. Più numerosi saranno gli amici che si ritroveranno insieme nella comune azione e più saranno efficaci i loro sforzi, più presto potremo cacciare gli stranieri dalle nostre città e dalle nostre contrade e più facilmente potremo rintuzzare coloro che li sostengono. Se saremo capaci di fare questo, non troveremo più ostacoli e ci sarà facile instaurare la nuova monarchia. Tutto dunque dipenderà dai mezzi che saranno forniti da ognuno secondo le sue possibilità. E tutti dobbiamo avere la capacità di metterli insieme e di impiegarli con il massimo impegno per sconfiggere gli spagnoli e le forze del loro governo. La nostra è una rivolta per la conquista della libertà, per poterci autogovernare. Siamo già a buon punto. Vedrai che riusciremo ad avere la meglio."
da Francesco Caracciolo, Fabio e la fine di un sogno,
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