"Non si può dire neppure che la crescita numerica della loro popolazione (dei paesi europei) possa continuare a trovare sostegno e mantenimento nella crescita economica. Si può immaginare invece che la crescita numerica mediante l’afflusso
...e la presenza degli immigrati generi promiscuità, sconvolgimento e sovrappopolamento. Si può prevedere che produca quanto va a scapito del benessere in senso lato, del miglioramento delle condizioni di vita, della crescita spirituale e morale, in una parola dello sviluppo indicato dalla Chiesa e concepito da economisti come Amartya Sen. Si può prevedere che generi quanto va a scapito dello sviluppo umano, indicato da Sen come un processo in cui si realizzi l’uguaglianza e si espandano le libertà reali di cui devono godere gli esseri umani.
A mio avviso l’afflusso di milioni di immigrati e la loro crescente presenza, palese e occulta, rendono impossibile un tale sviluppo e, anzi, producono in realtà un effetto opposto. Lo producono perché rendono inefficace qualsiasi azione dei governi e delle istituzioni e qualsiasi loro tentativo di assimilare e di integrare milioni di immigrati dall’estrazione e dalla provenienza più diversa assicurando loro uguaglianza reale e piena libertà. E lo producono anche perché quell’afflusso e quella crescente presenza generano rapporti tali di convivenza e condizioni e situazioni tali nella società da compromettere nel tempo la stessa attuale capacità di crescita economica."
da FRANCESCO CARACCIOLO, Come muore una civiltà e come sta morendo la nostra,
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