Crescita o sconvolgimento?

"...In realtà, molti immigrati in Italia contribuiscono a
sostenere la crescita economica del paese e sono
utili nell’immediato; molti altri, nei casi migliori,
aggiungono parassitismo e malaffare
a quelli esistenti. Secondo un’indagine
fatta dal Censis, specialmente
in alcune province italiane del nord e del
centro, l’alta concentrazione di immigrati
si accompagna con un relativo alto tasso
di criminalità. Tuttavia, in tutto il paese,
il tasso di criminalità è in relazione
alla presenza di immigrati indipendentemente
dal grado della loro concentrazione numerica.
La loro presenza in aumento somiglia sempre
più a un fiume che si ingrossa e inonda un territorio
che si ritrae. I numerosi e crescenti episodi di
violenza e di criminalità che produce, passano
ormai quasi inosservati. Al massimo forniscono
materia ai cronisti dei media. Molti commentatori,
politici e rappresentanti delle istituzioni li recepiscono
passivamente e spesso con soddisfazione. Li
ritengono un segno dei tempi e della globalizzazione.
Li considerano un provvisorio costo dell’inevitabile
societàmultirazziale e della realizzazione
di un mondo di fratellanza, di amore e di solidarietà
universale contemplato dalla religione o dall’ideologia.
In ogni occasione ripetono lo stesso
ritornello: che ormai la società, e non solo quella
italiana, è destinata a divenire completamente multietnica.
Felici e contenti di avere capito più degli
altri mortali, non considerano certo che la società,
divenendo sempre più multietnica con l’apporto
crescente di nuovi venuti, si possa sconvolgere e
sovrappopolare. Non considerano che, in paesi
come l’Italia, con un territorio angusto e già abbastanza
popolato, quella multietnia con tutto ciò che
comporta possa divenire un catastrofico malanno.
Sicuri come sono di auspicare e di difendere l’avvento
di una società idilliaca e solidale, non vedono
altro effetto immediato della multietnia che il sostegno
fornito da tanti immigrati alla crescita economica.
Tutto il resto, compresi gli eccessi cui
giungono molti di quegli immigrati, è dunque – dicono
– da ritenere trascurabile, specie se si commisura
al ruolo che la migrazione universale svolge
nel determinare la crescita economica nel pianeta.
Quando si fa notare che si dovrebbero prendere
provvedimenti efficaci per perseguire i numerosi
crimini efferati commessi da elementi palesemente
incapaci di sapersi adattare alla società liberale e
democratica che li ospita, i politici moderati alzano
le spalle, propongono di usare il dialogo e indicano
la necessità di coniugare la legalità con la solidarietà...":

brano tratto da:
Come muore una civiltà e come sta morendo la nostra,
libro di FRANCESCO CARACCIOLO.

vendita via internet e consegna
in tre giorni del libro cartaceo tramite:
www.francescocaracciolo.it www.ilmiolibro.it www.lulu.com www.inmondadori.it www.lafeltrinelli.it