| | | OFFLINE | Post: 147 | Sesso: Maschile | |
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  23/09/2013 21:50 | |
 [...] La presenza degli immigrati è in atto necessaria, è molto difficile ridurla e pressoché impossibile eliminarla. Appaga le esigenze del capitale e della crescita economica e colma il vuoto lasciato dalla carenza di popolazione attiva. ...Una carenza che è molto cresciuta negli ultimi anni e che, in massima parte, si può ritenere conseguenza del diffuso malcostume. Per limitare al minimo quella presenza e renderla irrilevante, occorre porre mano allo sviluppo economico, ridimensionarlo, adeguarlo alle esigenze e alle capacità produttive della popolazione esistente.
Pur continuando a crescere, si deve cessare di sostenere una crescita convulsa, volta a inseguire una meta irraggiungibile e ad alimentare l’aumento infinito di un benessere frenetico. Una crescita normale, adeguata alle esigenze degli abitanti di un paese, consente di ridurre il consumismo e l’ingordigia del benessere, con tutti i mali che portano con sé. Annulla la necessità di ricorrere all’apporto di un numero crescente di immigrati da ospitare in un territorio limitato per sostenere
una crescita sempre maggiore. E a una crescita sfrenata, che genera nel tempo sovrappopolamento e inevitabile conflittualità, si deve preferire una meta meno sfuggente e meno costosa, che
rende possibile un’esistenza morigerata e tranquilla e non produce gli effetti negativi della crescita febbrile. [...]
- da FRANCESCO CARACCIOLO, Come muore una civiltà e come sta morendo la nostra,
- www.lafeltrinelli.it/products/9788891046789/Come_muore_una_civilta_e_come_sta_morendo_la_nostra/Francesco_Caracci...
- http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=975122
- http://www.fc123.altervista.it/- https://www.facebook.com/Diffondiamolibri?sk=page_insights#!/Diffondiamolibri- http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=134728- http://www.francescocaracciolo.it/
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